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Una grande vittoria per il Sostegno a distanza nel nuovo piano AICS 2024–2026

Come molti di voi sapranno, il Faggio Vallombrosano è una piccola organizzazione di volontariato che porta avanti i propri progetti grazie al sostegno di donazioni private. A differenza di molte realtà del Terzo Settore, che accedono a fondi pubblici e privati attraverso bandi e finanziamenti, per associazioni come la nostra questa strada è spesso più difficile.

Accedere a fondi messi a disposizione da enti come l’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), fondazioni private, enti comunali, regionali, ministeriali o internazionali come l’Unione Europea o le Nazioni Unite, richiede risorse, tempo e una forte struttura progettuale.

Perché è difficile accedere ai bandi?

I bandi per ETS (Enti del Terzo Settore) nascono per finanziare progetti che siano coerenti con la visione strategica dell’ente che li promuove. 

Lo scopo di questi bandi è fornire delle risorse economiche a organizzazioni del terzo settore affinché, tramite l’attuazione di un progetto, venga promosso un determinato ambito operativo funzionale anche al piano strategico operativo dell’ente che l’ha indetto. 

Questo che significa? Significa che quanti più enti privati e pubblici mettono nella propria strategia azioni e obiettivi affini a quelli per cui gli ETS lavorano, più alta sarà la probabilità che questi ultimi possano rispondere ai bandi. 

In realtà… significa anche che la competizione diventa più alta, se tanti ETS lavorano in quell’ambito e trovano interessante un bando che ha come criterio un solo vincitore. 

Quindi la concorrenza è alta, le risorse limitate.

Per molte piccole associazioni vincere dei bandi diventa estremamente complicato, in virtù della competizione e delle poche risorse pubbliche (o private) a disposizione per il terzo settore, e spesso per raggiungere l’obiettivo la strada può essere considerare solo bandi di enti locali o attivare delle partnership strategiche con altri ETS più strutturati che svolgano la funzione di “capofila” nel progetto proposto in fase di domanda di partecipazione.

 

Una buona notizia per il Sostegno a distanza

Oggi, però, non vogliamo soffermarci sulle sfide, ma condividere con voi una notizia che rappresenta una grande vittoria per tutte le organizzazioni che si occupano di Sostegno a distanza.

A fine gennaio 2025, l’AICS ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Documento Triennale di Programmazione e Indirizzo (DTPI) 2024–2026.  Il DTPI riporta la visione strategica dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dunque i principali settori di intervento e dove convogliare le risorse nel triennio. 

All’interno del documento l’AICS si riferisce alle organizzazioni della società civile come “protagoniste essenziali del sistema di cooperazione allo sviluppo” e parla di coinvolgerle maggiormente attraverso bandi in fase di attuazione delle iniziative e, persino, di progettazione, sfruttando le competenze acquisite da ciascun ente nei diversi settori di intervento. 

A questo punto arriva la svolta: dopo il preambolo, l’AICS fa esplicito riferimento al tenere in dovuta considerazione l’impegno delle organizzazioni che si occupano di Sostegno a distanza, realtà che “coinvolge centinaia di migliaia di cittadini italiani”. La vittoria è stata sancita poi il 2 aprile con l’approvazione del Piano Triennale da parte del CNCS (Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo).

Cosa significa tutto questo per noi?

Per Il Faggio Vallombrosano, e per tante organizzazioni simili alla nostra, questo rappresenta un traguardo storico. Il Sostegno a distanza entra a pieno titolo nella strategia nazionale di cooperazione allo sviluppo e potrà finalmente accedere a bandi specifici, finanziamenti dedicati e maggior visibilità istituzionale.

Per noi è un grandissimo traguardo.

Ci aspettiamo dunque, come l’Agenzia stessa ha detto, un triennio di bandi che finanzino:

  • Formazione e sviluppo occupazionale

     

  • Accesso ai servizi di base (salute, istruzione, acqua, igiene)

     

Uno sguardo fiducioso al futuro

Noi, come tanti altri enti che si occupano di Sostegno a distanza, non potremmo essere più emozionati e non vediamo l’ora di assistere ai risultati di questa grande vittoria.

Dopo tanti anni di lavoro silenzioso, vedere il Sostegno a distanza riconosciuto come parte integrante della cooperazione allo sviluppo è motivo di grande orgoglio.

Il cambiamento è cominciato, e noi ci saremo.