“Far sorridere Varshita è un’impresa perchè si vergogna di quella finestra che si trova in bocca.. dopo 10 minuti buoni riesco nel compito e scatto la foto. E’ una bambina vivace e allegra, molto sorridente ed educata. il padre è HIV positivo, probabilmente ha contratto la malattia con una prostituta. Ha infettato poi la moglie e una delle 4 figlie. Varshita per fortuna sta bene ma adesso vive con le suere per evitare di essere contagiata ed essere alimentata in maniera sufficiente. Il padre infatti non lavora più perchè troppo malato. La moglie tira a campare. Quando li andiamo a trovare sono tre giorni che non mangiano. Lasciamo la casa in mezzo ai pianti della mamma di Varshita. La piccola non sa niente. I genitori vanno al centro ogni due settimane a prendere le medicine ma lei pensa che vadano a prendere un pò di riso.
A Thorrur abbiamo trovato una situazione molto critica ma le suore fanno davvero un ottimo lavoro di sostegno anche psicologico. Ci hanno chiesto cartelle per la scuola e scarpe. Ci inventeremo qualcosa per raccogliere fondi.
Da Thorrur è tutto.. domani rientriamo in Italia dopo 22 giorni di viaggio avventuroso, 4 aerei, giornate intere in fuoristrada per strade inesistenti, zone controllate dai guerriglieri, treni notturni in terza classe, visite ai villaggi rurali dove una casa col pavimento di sterco sembra una reggia rispetto alle abitazioni che abbiamo trovato in città. Rientriamo super carichi e con mille idee di nuovi progetti per aiutare questi bambini”.