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Cari amici del Faggio,
Presso la Chiesa di Nostra Signora del Rosario in  si sta svolgendo un ciclo di incontri sulle immagini sacre. Ieri, 23 gennaio, Elena Erizi, volontaria della nostra associazione, e Lucia Pino sono intervenute in relazione all’immagine della Madonna di Montenero, portando un esempio di aiuto concreto nei confronti del prossimo.

Durante l’incontro hanno fornito spiegazioni riguardo al nostro progetto di adozione a distanza, nato nel 1995.
Il progetto venne creato dal prete missionario di Vallombrosa Don Rodolfo Cherubini, che ha passato 30 anni della sua vita in Brasile, dove ha visto la situazione quotidiana dei bambini, specialmente della zona di San Paolo. Per questo decise di iniziare il progetto di sostegno a distanza, inizialmente chiedendo a parenti ed amici un contributo, poi formando una vera e propria associazione. L’associazione si è ampliata, arrivando a sostenere economicamente dei centri educativi in quattro stati diversi: Angola, Brasile, Honduras ed India.

Inoltre, le ragazze hanno spiegato le funzioni che solitamente svolgiamo durante i nostri viaggi di monitoraggio, approfondendo in particolare i viaggi in India e Angola, paesi vitati dalle ragazze (Elena è stata in India, Lucia in entrambi i paesi). Hanno sottolineato che, nonostante possa sembrare un gesto “banale” donare 26€ al mese, per i bambini sostenuti è di fondamentale importanza.


Uno dei video mostrati durante l’incontro

Infine, Elena ha raccontato la storia di Kesar, una bambina che vive nel centro educativo di Loni, a nord di Nuova Dehi. La nostra volontaria ha intervistato la bambina durante il vaggio solidale, ed è rimasta molto colpita dalla sua vita: la ragazza soffre di poliomielite, malattia che dà problemi alle atricolazioni delle gambe (per leggere il nostro articolo sulla poliomielite clicca qui: http://www.adozioniadistanza.it/2017/faggio-vallombrosano-adozioni-distanza-india/ ). Inoltre, venne abbandonata dai genitori quando era piccola, e fu affidata alle suore. Quando aveva 14 anni il fratello più grande, già sposato, andò a ricercarla e lei, contentissima di poter ricostruire la sua famiglia, si trasferì da lui. Presto scoprì che il fratello aveva creato un matrimonio combinato tra lei e un uomo di 50 anni, perciò tenta di scappare. Però riuscirono a riprenderla e la chiusero a chiave in casa ma, la coraggiosa bambina, riuscì a scappare nuovamente.
Quando Elena le chiese perchè lo ha fatto di nuovo, la bambina con sguardo tranquillo e con una sincerità disarmante rispose “perchè io volevo studiare!”; la nostra volontaria è rimasta molto toccata da quanto per lei studiare fosse così importante, talmente importante da rischiare la vita.

 

Elena Erizi in compagnia di una suora durante il viaggio solidale in India

 

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Giordana Pucciani

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