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Perché una rubrica sui bambini

di Marco Del Lucchese

Vi presentiamo “Maestra Giulia” la nuova rubrica sui bambini a cura di Giulia Lombardi che è stata una delle nostre prime volontarie ad accompagnarci in un viaggio di monitoraggio in India nell’ottobre del 2016. Da quel momento ci ha aiutato e sostenuto in diversi modi, aggiornando il canale Instagram ed organizzando eventi di raccolta fondi.

Giulia fa la maestra in un asilo in Toscana e l’esperienza di volontariato nella nostra onlus che si occupa di sostegno a distanza ha arricchito le sue competenze che abbiamo pensato di condividere con i nostri lettori. Perché una rubrica sui bambini italiani nelle pagine di una ONLUS che si occupa di adozioni a distanza? 

Pensiamo che le sfide educative di oggi siano più complesse e articolate rispetto a quelle dei nostri genitori. Occorre formarsi e studiare per riuscire a creare quel clima sereno e positivo necessario per il buon sviluppo di un bambino.

Nasce quindi “Maestra Giulia”, una rubrica per mamme o semplici addetti al settore con aggiornamenti, notizie, recensioni o osservazioni sul campo, per educare al meglio i nostri piccoli.

Se l’istruzione cambia la vita di un bambino grazie all’adozione a distanza, anche piccoli consigli o spunti di lettura possono aiutare qualche mamma a migliorarsi nel lavoro più difficile del mondo, crescere un figlio. 

Nella prima puntata parleremo di tecniche di rilassamento per bambini. Buona lettura e fateci sapere cosa ne pensate!

 

Prima puntata:

“Maestra Giulia” di Giulia Lombardi

“Giochiamo a rilassarci” è il titolo di un libro delle autrici Marina Panatero e Tea Pecunia che ho letto e che consiglio a mamme, sorelle, insegnanti e chiunque abbia a che fare con i bambini. ( www.oshoba.it/prod/1089/GIOCHIAMO-A-RILASSARCI.html )

Nel testo si parla di meditazione da insegnare ai bambini, non si tratta di meditazione religiosa ma di guardare ognuno dentro di sé per conoscere e riconoscere le proprie sensazioni, per osservarsi in un momento che si distacca dalla frenetica quotidianità delle giornate, che spesso corrono troppo veloci.

La meditazione deve essere prima provata da noi adulti per poi consegnarla come un dono ai più piccoli. Ho avuto la possibilità di seguire un corso chiamato Lila Yoga, tenuto da mia zia Arianna, insegnante di yoga e Valeria, educatrice, che mettendo insieme le loro due figure professionali hanno creato un percorso di conoscenza dello yoga e di pratiche da poter far eseguire ai più piccoli.

Come fare?

La meditazione per i più piccoli non sarà certo stare seduti nella stessa posizione ed in silenzio per un’ora. Si tratta di creare un ambiente con luci soffuse, oggetti che diventano fondamentali per il rituale (candela, incenso, campana tibetana, fiori..). Le pratiche di meditazione vengono svolte in cerchio.

Ad ogni bambino può venir chiesto di portare un proprio oggetto significativo da mettere sul suo tappetino. Una cosa che ai bambini piace molto è stare scalzi; quindi diciamo loro che ognuno ha la sua isoletta e si deve cercare di non uscire, ma dobbiamo custodirla.

A questo punto attraverso il suono della campana tibetana si porta l’attenzione dei bambini sull’inizio e nell’immersione di questo momento di rilassamento. Si possono far ascoltare delle musiche rilassanti in sottofondo, mentre si racconta una storia o si guida il movimento dei bambini. Si possono svolgere attività coppie, in cui si ripropongono delle asana, ossia le posizioni che si effettuano durante la pratica yoga.

Possiamo selezionare quelle che più pensiamo possano interessare e colpire i bambini. Troviamo infatti un sacco di posizioni che si rifanno alla natura e agli animali: il gatto, il cane, il cobra, l’albero, e così via. Sarebbe bello proporre una storia in cui i protagonisti sono animali e oggetti che si possono riproporre tramite le asana.

Le autrici nel loro testo riportano le loro esperienze lavorative affermando che questa pratica di rilassamento viene svolte dalle scuole d’infanzia fino a coinvolgere i ragazzi più grandi, e grazie ad essa ogni bambino può trarre grandi vantaggi: rilassamento, maggior attenzione, potenziamento dell’autostima, delle capacità creative, migliore gestione delle emozioni.

Provare per credere!

Giulia Lombardi con un bambino sostenuto a distanza in India nel centro di Araku.

 

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